Lettera a Giorgia Meloni del Presidente di Fnaarc-Confcommercio su inadeguatezza del tetto di deducibilità fiscale dell’auto

Lettera a Giorgia Meloni del Presidente di Fnaarc-Confcommercio su inadeguatezza del tetto di deducibilità fiscale dell’auto

Chiapella e Galante, “necessario adeguamento rispetto agli attuali prezzi del mercato automobilistico e anche per favorire la transizione ecologica”

Agenti FNAARC-Confcommercio, la Federazione degli agenti e rappresentanti di commercio aderente a Confcommercio, ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni per richiamare l’attenzione su un tema annoso per i 210.000 agenti e rappresentanti di commercio, consulenti finanziari e agenti in attività finanziaria italiani: quello del tetto di deducibilità dell’auto.

Limite che, dal 1986, non è più stato aggiornato, ma solo convertito in 25.822,00 euro, cifra anacronistica rispetto agli attuali valori di mercato delle automobili nuove. I prezzi delle auto, infatti, sono raddoppiati negli ultimi 20 anni, con un aumento del 44% solo nell’ultimo decennio. Il massimale di deducibilità non permette, inoltre, alla categoria degli agenti e rappresentanti di commercio di contribuire alla transizione ecologica poiché il prezzo medio di acquisto di un’auto nuova elettrica è di molto superiore a tale cifra.

Quello della fiscalità dell’auto rappresenta un tema di primaria importanza per gli agenti e rappresentanti di commercio che percorrono in media 60.000 km all’anno con picchi di 90/100 km. Agenti FNAARC-Confcommercio, che da molto tempo richiama l’attenzione su questo tema, vuole mettere finalmente un punto alla questione ed ottenere #piùdeducibilità - come recita l’hashtag di riferimento dell’iniziativa – chiedendo al Governo l’aggiornamento dei limiti di deducibilità in occasione della stesura della Legge di Bilancio 2024.

“Chiediamo la possibilità – interviene Arcangelo Galante, presidente del Sindacato Agenti e Rappresentanti di Commercio Fnaarc-Confcommercio-Imprese per l’Italia-della provincia di Cuneo - di acquistare macchine sicure e confortevoli, ecologiche, capaci di sostenere le nostre percorrenze, in quanto con gli aumenti dei costi per la mobilità, l’inflazione e la transizione ecologica, non possiamo più aspettare”

“Abbiamo bisogno di un fisco giusto ed equo anche per la nostra categoria – sottolinea Galante – perché l’automobile è il bene strumentale primario per svolgere la nostra attività, al pari di un ufficio; il tetto della deducibilità fermo dai tempi della lira è del tutto inadeguato rispetto ai prezzi del mercato automobilistico ed anche in funzione ambientale”.

“Siamo al fianco – conclude Luca Chiapella, presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia-della provincia di Cuneo – degli agenti e rappresentanti di commercio in questa richiesta di adeguamento assolutamente necessaria”.