Ali
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A fine 2008 l’Ali ha rinnovato il proprio logo, aggiornando quello che l’ha accompagnata dalla metà degli anni settanta. Il nuovo logo riprende dal precedente lo stilema del libro aperto.
Una parentesi graffa ruotata in orizzontale richiama la forma di un libro aperto.
Elegante e leggero, il segno grafico evoca le ali aperte di un uccello in volo, all’interno del quale si legge il nostro nome.
Sottolineando il legame grafico e concettuale tra l’acronimo Ali e il libro, il logo sintetizza il concetto chiave su cui si fonda l’agire dell’Associazione: la lettura e l’uso dei libri nobilitano le persone, consentendo loro di elevarsi spiritualmente.
E i librai, mediatori di un bene così particolare, hanno un ruolo culturale e sociale fondamentale.
Situazione pesante e difficile per librerie e cartolibrerie. Gli editori devono garantire servizio di rifornimento dei testi
Le scuole hanno riaperto da più di un mese e purtroppo rimangono ancora ritardi nella consegna dei testi dovuti principalmente al primo gruppo editoriale scolastico che controlla più del 30% del mercato. Questa situazione crea un danno all’attività didattica perché la rallenta e appesantisce il lavoro nella rete commerciale, costringendo le aziende a riorganizzare le proprie attività e a caricarsi di costi imprevisti. E conferma anche quanto da anni denunciamo sullo stato di arretramento organizzativo e gli scarsi o nulli servizi offerti dagli editori alle librerie e cartolibrerie per i libri di testo. Lo affermano Ali-Confcommercio e Federcartolai-Confcommercio in una nota.
Gli editori e Aie – continua la nota - sono da sempre sordi alle nostre richieste e anche in queste ore, malgrado si sia in presenza di una debacle distributiva e organizzativa, si rifiuta ogni nostra richiesta per consentire alle imprese di poter offrire un servizio seppur minimo a scuole e famiglie, richiamando oggi per domani l’invenduto del periodo. Questa richiesta è difficilmente evadibile salvo aggiungere ulteriori costi e difficoltà organizzative che nuovamente ricadranno sulle nostre aziende, considerato che in molti casi siamo ancora impegnati nella campagna di vendita.
E’ evidente – concludono Ali e Federcartolai - che senza un intervento legislativo che ponga il vincolo di interesse pubblico sulla filiera, costringendo così gli editori a impegnarsi a fornire un servizio certo a famiglie e istituzioni scolastiche e a remunerare dignitosamente il lavoro di librai e cartolibrai, situazioni come quella registrata quest’anno si ripeteranno ancora. Librerie e cartolibrerie sono come sempre a disposizione per ogni chiarimento necessario a famiglie e istituzioni scolastiche.
Promozione della lettura, AIB, AIE e ALI chiedono al governo di confermare e rendere strutturale il fondo speciale da 30 milioni per le biblioteche
Il governo confermi anche per il 2024 e renda quindi strutturale il fondo speciale di 30 milioni alle biblioteche che ha consentito a queste, dal 2020 a oggi, di rinnovare e rafforzare il proprio catalogo sostenendo allo stesso tempo le librerie sul territorio e gli editori: lo chiedono insieme L’Associazione Italiana Biblioteche (AIB), l’Associazione Italiana Editori (AIE) e l’Associazione Librai Italiani (ALI-Confcommercio).
Il fondo, istituito nell’anno della pandemia e poi rinnovato negli anni seguenti, prevede l’acquisto straordinario di libri da parte delle biblioteche di pubblica lettura, delle biblioteche di istituti culturali e delle biblioteche pubbliche statali a condizione che questo avvenga tramite almeno tre librerie presenti sul territorio provinciale o della città metropolitana ove ha sede la biblioteca beneficiaria ed abbia per oggetto libri a stampa.
“Le biblioteche sono un presidio fondamentale per far crescere la lettura nel Paese e ridurre le diseguaglianze territoriali e di classe – spiegano i tre presidenti AIB, AIE e ALI –. Questa misura, oltre ad aiutare le biblioteche, ha sostenuto concretamente tutta la filiera in anni difficili durante i quali il prezzo dei volumi in vendita si è mantenuto prima costante e poi è cresciuto a livelli inferiori dell’inflazione e dell’aumento dei costi a carico di editori e librai. Chiediamo di non interrompere adesso questo processo virtuoso e di continuare a sostenere il mondo del libro nel suo sforzo di continuare a offrire libri a prezzi sostenibili”.
Le tre associazioni, inoltre, chiedono di chiarire che nell’utilizzo dei fondi di quest’anno il criterio della vicinanza territoriale delle librerie sia quello utilizzato per l’individuazione e la selezione dei punti vendita in cui le biblioteche devono rifornirsi, acquistando i libri a prezzo di listino e in deroga quindi alle norme che impongono di applicare i criteri dell’offerta economica più vantaggiosa. Infine, AIB, AIE e ALI chiedono che “a fronte di questo stanziamento non vi siano riduzioni o revoche degli stanziamenti ordinari previsti nei bilanci degli enti locali, come purtroppo in alcuni casi ci è stato segnalato£, e sottolineano “la necessità di supportare con personale adeguatamente formato le strutture bibliotecarie affinché non si disperda l’importante opportunità rappresentata dall’incremento dei fondi bibliotecari per aiutare il Paese a recuperare lettura e diffusione delle competenze”.
Ali e Federcartolai disponibili a riprendere confronto con Aie con concertazione del Ministero per risolvere nodi editoria scolastica
“Da tempo ALI e Federcartolai Confcommercio sollecitano un intervento che possa risolvere i molti nodi dell'editoria scolastica. Riteniamo eccessivo nei toni e nei contenuti quanto uscito in queste ore sulla stampa, mentre guardiamo con forte preoccupazione ai dati diramati dall’AIE sugli aumenti dei prezzi di copertina dei libri scolastici che sono molto al di sotto dell’inflazione e della crescita dei costi di produzione”: così i Presidenti di ALI Confcommercio e di Federcartolai Confcommercio in una nota.
“Sappiamo cosa accadrà se non ci saranno risposte dal Governo: peggioramento delle condizioni di remunerazione del lavoro per librai e cartolibrai come puntualmente avviene da anni e un'ulteriore rarefazione della rete commerciale con riduzione del livello di servizio per famiglie e istituzioni scolastiche. Assieme - concludono i due presidenti - abbiamo presentato una nostra proposta per affrontare i problemi e siamo pronti a riprendere il confronto con Aie con la concertazione del Ministero.
18App, il mondo del libro chiede che rimanga una misura a favore di tutti i ragazzi e le ragazze che diventano maggiorenni
La 18App deve continuare a essere a favore di ogni ragazzo e ragazza che diventa maggiorenne, senza alcuna distinzione, perché la cultura è libertà ed è per tutti, così come lo è la scuola pubblica. Lo chiede il mondo del libro unito – autori, editori, librai, cartolibrai, bibliotecari – di fronte alle ipotesi di legare l’elargizione dei 500 euro per consumi culturali al reddito familiare attraverso l’Isee.
“La carta cultura per i neomaggiorenni è il primo momento in cui lo Stato entra in relazione con il ragazzo e la ragazza diventati adulti, è il modo in cui il Paese accompagna la sua nuova cittadinanza riconoscendone al contempo la libera espressione culturale, la sua capacità di prendere decisioni autonome. Legare la carta cultura al reddito, cancellarne il carattere universale, vuol dire svilirne la natura, che è quella di essere uno sprone verso ogni nuovo cittadino alla partecipazione attiva alla vita culturale”.
È quanto scrivono in un appello congiunto tutte le associazioni di settore: AIE - Associazione Italiana Editori, ADEI - Associazione degli Editori indipendenti, ALI - Associazione Librai Italiani, SIL - Sindacato Italiano Librai, Federcartolai Confcommercio, AIB - Associazione Italiana Biblioteche, SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, SLC-Cgil Sezione Nazionale Scrittori.
Proprio l’universalità della misura, inoltre, è alla radice del suo successo nel promuovere la lettura, come certificato dall’Istat: nei primi tre anni il bonus ha permesso una crescita della lettura nella fascia d’età 18-21 anni dal 46,8% al 54%. Dopo la sua approvazione in Italia, che ha avuto un impatto positivo su tutta la filiera e sulla diversità e ricchezza della produzione libraria, misure simili, sempre universalistiche, sono state adottate in molti altri Paesi europei.
Libro scolastico, le associazioni della filiera apprezzano la riunione convocata dal Ministero dell’Istruzione
Le associazioni della filiera del libro scolastico – Associazione Italiana Editori (AIE), Associazione Librai Italiani (ALI) Confcommercio, Associazione Nazionale Agenti Rappresentanti Promotori Editoriali (ANARPE), Federcartolai Confcommercio e Sindacato Italiano Librai (SIL) Confesercenti – apprezzano l’iniziativa assunta dal Ministero dell'Istruzione con la convocazione di una riunione di filiera: il libro scolastico costituisce una risorsa fondamentale per la scuola e per il Paese.
Insieme, aziende e istituzioni possono confrontarsi e agire per garantire quanto necessario affinché scuola e famiglie possano disporre al meglio di uno strumento così prezioso.
Ali-Confcommercio su approvazione Legge Bilancio: “Librerie parte di progetto culturale per il Paese”
“Ottimi segnali nella legge di bilancio dal ministro Franceschini per le librerie: conferma e stabilizzazione di App18, conferma per il 2022 e il 2023 del fondo biblioteche e incremento nei due anni di 10 milioni per il tax credit librerie. Tutte queste misure, unite ai provvedimenti già assunti nei mesi scorsi e a quelli ai quali stiamo lavorando, rappresentano la conferma che per il Ministro le librerie sono parte del più ampio progetto culturale per il Paese”: così Paolo Ambrosini, presidente dell’Ali, l'Associazione Librai Italiani aderente a Confcommercio, commenta l’approvazione della legge di bilancio sulla cultura fa parte del il Consiglio dei ministri.
“Un potenziamento della cultura in generale – prosegue Ambrosini - che dia un grande valore alle biblioteche, agli archivi e alle librerie che sono l’anima pulsante dei borghi e dei piccoli centri italiani, come lo stesso Ministro Franceschini ha sottolineato ieri dopo l’approvazione della legge di bilancio”.
Celebrata a Cuneo l’ottava edizione della Giornata nazionale “Legalità ci piace!” in collegamento streaming con Confcommercio nazionale
Al termine consegnato a S.E. il Prefetto il documento sul fenomeno in Provincia
Grazie alla presenza in video di S.E. il Prefetto Fabrizia Triolo, del Questore Nicola Parisi e di Autorità civili e militari della Provincia e dei presidenti delle dieci Ascom territoriali e dei presidenti delle categorie rappresentate, si è tenuto oggi l’ormai tradizionale appuntamento di Confcommercio, occasione nella quale porre al centro dell’attenzione le problematiche legate al fenomeno dell’illegalità e dell’abusivismo. Al termine è seguito un incontro di una delegazione di Confcommercio ed Associazione Albergatori e Ristoratori con S.E. il Prefetto e la consegna del documento riguardante il tema.
Quest’anno in particolare si è posta l’attenzione su due fenomeni pericolosi legati alla crisi economica e sociale causata da Covid-19 e pandemia, il fenomeno dell’Usura e le infiltrazioni politiche nelle manifestazioni di protesta.
Intere filiere, in particolare quella del turismo – pubblici esercizi, alberghi, tour operatori, trasporti, discoteche, lo shopping, la cultura ed il tempo libero – ma anche molti comparti del commercio al dettaglio, soprattutto abbigliamento, calzature ed accessori moda, hanno registrato crolli verticali di fatturato e moltissime imprese di questi settori hanno chiuso definitivamente l’attività.
“Si tratta di una situazione – afferma Luca Chiapella, presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia-della provincia di Cuneo – che soprattutto durante il primo lockdown si è resa ancor più drammatica con la “pressione” della criminalità, che si è fatta sentire su una consistente parte delle micro e piccole imprese del commercio e dei pubblici esercizi”. “Circa il 10% degli imprenditori è risultato esposto all’usura oppure a tentativi di appropriazione “anomala” dell’azienda”.
Negli ultimi sei mesi è aumentato il numero di imprenditori che ha chiesto prestiti a soggetti fuori dai canali ufficiali (14% contro 10%).
La protesta e la politica, se al di fuori di un quadro di legalità, comportano rischi reali per la tenuta sociale.
“La strumentazione del disagio sociale – precisa Chiapella – e della disperazione da parte di ambienti e politici di vario tipo vanno “a braccetto” quando la rabbia è reale, frutto di un anno di gestione dell’emergenza sanitaria legata al “Covid”.
“Si tratta di una rabbia – interviene Giorgio Chiesa, presidente dell’Associazione Albergatori Esercenti ed Operatori Turistici della provincia di Cuneo – accumulata per mancati ristori, in molti casi mai arrivati, ma soprattutto a causa di aperture annunciate e poi smentite, adeguamenti e messa in sicurezza dei locali onerose a carico di categorie che non lavorano da mesi; una rabbia dietro la quale si nascondono furbetti ed evasori, però non cambia il problema”.
“Siamo coscienti – conclude Chiapella – che lo Stato non possa farsi carico interamente delle perdite di interi settori, ma ha il dovere di dare certezze su aperture e tutelare chi non può ancora “ripartire””. “In questa situazione di tensione sociale è forte il rischio di attacco all’ordine pubblico ed alla legalità; la strumentazione politica non è ammessa dal nostro punto di vista”. “Denunciamo e condanniamo con fermezza ogni forma di protesta al di fuori della legalità; auspichiamo una significativa velocizzazione delle vaccinazioni e nel contempo date certe sulle riaperture”.
Libri: parte oggi la campagna degli editori “Pensaci subito, non fare le code. In libreria il Natale è già iniziato”
Pensaci subito, non fare le code. In libreria il Natale è già iniziato. Parte oggi la campagna dell’Associazione Italiana Editori (AIE) e librai (ALI Confcommercio) per invitare i lettori ad andare in libreria il prima possibile, senza attendere le code di Natale.
“Nella situazione di incertezza che ci circonda invitiamo gli italiani a non aspettare l’ultimo momento. Novembre è il nuovo dicembre, per usare lo slogan di una felice campagna dei librai americani, ripresa anche nel Regno Unito e in Olanda – sottolineano insieme il presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE), Ricardo Franco Levi e quello dell’Associazione Librai Italiani (ALI-CONFCOMMERCIO), Paolo Ambrosini -. E questo invito agli italiani è ancora più urgente e sentito in questo momento difficile in cui torniamo a rivolgere il nostro appello a tutte le istituzioni: il libro non può essere considerato alla stregua di un semplice oggetto di consumo il cui acquisto è rinviabile, ma va ritenuto un bene essenziale, come già aveva indicato il governo nei decreti di aprile”.
La campagna, disponibile sul sito di AIE alla pagina aie.it/campagnanatale2020.aspx e sul sito ALI libraitaliani.it e fatta propria da tutti gli editori e librai, durerà fino a Natale, coinvolgendo siti e social degli editori e mobilitando le librerie italiane.
Nato in Confcommercio il Sindacato dei Librai e delle Librerie della provincia di Cuneo, presidente Paolo Robaldo
“Purtroppo la pandemia ed il conseguente lockdown hanno “indirizzato” gli acquisti di articoli librari verso i giganti dell’e-commerce, ma fortunatamente gli esercenti di settore hanno potuto attivare anche loro il “servizio di consegna porta a porta” nel pieno rispetto delle disposizioni in materia sanitaria anti Covid-19; la Libreria deve tornare ad essere il luogo dove ci si può confrontare e colloquiare prima dell’acquisto di un libro”.
È quanto affermato da Luca Chiapella, presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia-della provincia di Cuneo nell’intervento di apertura della riunione d’insediamento del nuovo Sindacato dei Librai Ali della provincia di Cuneo.
Ali è l’acronimo di Associazione Librai Italiani, federazione aderente a Confcommercio, che si è fortemente attivata per un confronto costante con i ministeri competenti per cercare di ridurre per quanto possibile il danno causato dal lockdown.
Nel corso della riunione è emersa l’opportunità data dal cosiddetto “decreto Franceschini”, contenuto nel “decreto rilancio”, che destina la somma di 30 milioni di euro a favore delle biblioteche che acquistano dalle librerie indipendenti del territorio attraverso il “Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali”.
La riunione ha visto la partecipazione dei rappresentanti del settore librario provenienti dalle varie zone della Provincia ed è emersa la nomina di Paolo Robaldo, titolare delle librerie L’Ippogrifo di Cuneo, a presidente del Sindacato.
“Ringrazio i colleghi – interviene il neo eletto presidente - per la fiducia accordatami; mi farò portatore delle istanze della Categoria nelle sedi opportune, che necessita, tra l’altro, una forte regolamentazione del prezzo dei testi scolastici non sufficiente con l’applicazione della Legge Levi, che è già un passo in avanti, ma non pone dei limiti effettivi alla scontistica “selvaggia” nella Gdo”.
Il Consiglio direttivo del Sindacato Librai Ali Confcommercio-Imprese per l’Italia-della provincia di Cuneo è composto, oltre che da Robaldo, da Carla Zanoletti per la Zona di Alba, Diego Volpone per il Braidese, Stefano Gemello per il Fossanese, Fabio Viola per l’Ascom Monregalese, Pierino Sabena per la zona Saluzzese e Maria Raffaella Clerici per il Saviglianese.