Federnidi
Federnidi
a Federazione, aderente a Confcommercio-Imprese per l'Italia, rappresenta e tutela, sul piano nazionale, le aziende che operano nel campo dei servizi all’infanzia, settore che, negli ultimi anni, è cresciuto in maniera esponenziale, con oltre 5000 gestioni attive su tutto il territorio, desiderose di garantire un servizio di eccellenza alle famiglie che frequentano le proprie strutture.
Costituita su iniziativa di un gruppo di imprenditrici lombarde, piemontesi e venete, Federnidi - Federazione Italiana Asili Nido e Scuole dell’Infanzia Privati, nasce e si sviluppa sulla scia di Assonidi Milano e riunisce, ad oggi, oltre 600 operatori in tutto il nord Italia.
Federnidi intende porsi come interlocutore privilegiato a livello nazionale, concentrando i propri sforzi per creare una migliore collaborazione tra i gestori del servizio, le istituzioni e le famiglie che vogliono operare una scelta consapevole.
La volontà comune è infatti quella di contribuire a diffondere la cultura dell'infanzia che considera l'asilo nido non più come luogo di semplice custodia, ma come tappa fondamentale per la socializzazione e la crescita del bambino, per favorire e tutelare il suo benessere e sviluppo psicofisico.
Federnidi-Confcommercio, Assonidi
Alla vigilia di nuove aperture per la “Fase 2” dell’emergenza Covid-19, Federnidi-Confcommercio, Assonidi, l’Associazione degli asili nido e scuole d’infanzia privati aderente a Confcommercio, torna a chiedere con forza che ci si occupi di un settore che continua a non trovare ascolto.
“Stiamo assistendo in questi giorni a una grande mobilitazione di soggetti che gestiranno, o forse è meglio dire che impareranno a gestire, i servizi all’infanzia con le modalità di un’enorme cessione di ramo d’azienda – affermano da Federnidi-Confcommercio Assonidi - dimenticandosi che stiamo parlando di bambini.
Ben venga aiutare le famiglie, ben venga andare incontro alle richieste di genitori che devono tornare al lavoro, ben venga tenere presente le esigenze dei bambini chiusi in casa da quasi tre mesi. Ma questi bambini prima cosa facevano? Dove incontravano i loro amici? E i genitori pre Covid-19 dove accompagnavano i bambini ogni mattina? All’asilo nido e alla scuola d’infanzia”.
“E in tutta Italia – prosegue - ci sono decine di migliaia di strutture adatte a questo scopo e pronte a riaprire. Perché in questi mesi abbiamo dato supporto ai genitori, teso un orecchio all’ascolto delle difficoltà delle famiglie. Oggi ci aspettavamo chiare indicazioni per poter ripartire in tutta sicurezza. Sono mesi che le istituzioni fanno progetti, stilano protocolli, istituiscono comitati tecnici sui servizi all’infanzia senza ascoltare chi rappresenta gli operatori del settore. Noi siamo i veri tecnici perché noi operiamo dentro i centri educativi senza alcuna improvvisazione, ma con programmazione, metodo pedagogico, con un protocollo per garantire la sicurezza degli educatori, delle famiglie, dei bambini.
Senza retorica la nostra tradizione è parte della storia dell’Italia, ma viene cancellata e messa dietro a qualsiasi altro codice Ateco.
Nel frattempo, mentre con fatica riparte il sistema Paese, noi rimaniamo fermi con gli ammortizzatori sociali che si stanno esaurendo, con educatori che non vedono uno stipendio da marzo, con centri educativi che accumulano debiti e nemmeno possono portare i libri in tribunale”.
“Non possiamo – conclude Federnidi-Confcommercio Assonidi - considerare tutte le aziende allo stesso modo e dimenticare un servizio essenziale come il nostro”.