Federalberghi Extra

Federalberghi Extra

Sindacato italiano delle attività ricettive extralberghiere

La ricettività extralberghiera di bed & breakfast, affittacamere e locande, case e appartamenti vacanze/residence, residenze di campagna o country house, case per ferie e ostelli.

Rappresentanti
Silvia Ferrero Rappresentante

Per Confcommercio Imprese per l'Italia provincia di Cuneo a Capodanno nei ristoranti della Granda si punta al tutto esaurito

Le discoteche finalmente tornano ad essere il luogo del divertimento

Secondo le stime, saranno 4,5 milioni le persone che per il cenone di fine anno hanno già scelto uno dei 70mila ristoranti italiani che rimarranno aperti nella notte di San Silvestro. Numeri in crescita, sia per quanto riguarda la domanda, con 500mila persone in più dello scorso anno attese nei locali, sia sul fronte dell’offerta con il 59,1% dei ristoranti che rimarrà aperto il 31 dicembre, mentre nel 2021 ci si era fermati al 53,6%.

“Questo dato – spiega il Comm. Giorgio Chiesa, presidente dell’Associazione Albergatori Esercenti ed Operatori Turistici della provincia di Cuneo, aderente a Confcommercio della Granda - racconta della voglia delle persone di lasciarsi alle spalle gli ultimi due terribili anni, vissuti tra restrizioni e fiammate inflazionistiche”.

“Si percepisce nell’aria una sempre più forte voglia di stare insieme, con gli italiani pronti a spendere 414 milioni di euro per una spesa pro-capite che oscilla tra 92 e 115 euro a seconda che ci si limiti al solo cenone oppure a cenone più veglione”.

“L’ultimo dell’anno sarà anche l’occasione per valorizzare i prodotti dell’eccellenza agroalimentare ma soprattutto vitivinicola italiana”.

“In generale – precisa Chiesa – tra gli operatori del settore si respira un’aria di cauto ottimismo: otto imprenditori su dieci confidano che sarà “tutto esaurito” o che, in ogni caso, il bilancio sarà uguale se non addirittura migliore del 2019”.

La formula della serata è quella classica: in nove ristoranti su dieci la serata si snoderà intorno alla cena con incluso brindisi di fine anno e “soft entertainment”. Solo in poco più di un ristorante su dieci, oltre alla cena, si svolgerà anche un vero e proprio veglione con spettacolo e musica; d’altra parte, per spettacolo e intrattenimento saranno in attività migliaia di discoteche pronte ad accogliere clienti di tutte le età.

“Dopo due anni di stop forzato – interviene Federica Toselli, presidente del Sindacato Silb-Fipe-Confcommercio-Imprese per l’Italia-della provincia di Cuneo, il Sindacato dei locali da ballo e di intrattenimento - i locali italiani da ballo tornano ad essere il cuore della festa più partecipata dell’anno. Nella notte di San Silvestro, le circa mille discoteche della penisola operative nei mesi invernali, sulle 2.500 rimaste in attività dopo la pandemia, sono pronte a registrare il tutto esaurito”.

“Finalmente – commenta la Toselli - si torna a festeggiare il Capodanno nei luoghi preposti al divertimento controllato e sicuro”.

“Un bel passo in avanti rispetto agli ultimi due anni quando, con la scusa della pandemia, si è finito per lasciare campo libero alle situazioni abusive e incontrollate”.

“Un danno per le imprese, ma anche per centinaia di migliaia di professionisti che, ad esempio, lo scorso dicembre hanno scoperto che non avrebbero potuto lavorare con solo 8 giorni di anticipo, una doppia beffa se si pensa che tutte le altre attività, dai cinema ai teatri, operavano a pieno regime”.

“Ora questo ostracismo nei confronti delle discoteche è finalmente finito e siamo pronti a tornare a festeggiare l’arrivo del nuovo anno a ritmo di musica”.

“Come già avvenuto durante il periodo degli acquisti natalizi, c’è voglia – conclude Luca Chiapella, presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia-della provincia di Cuneo – di gratificarsi e festeggiare in compagnia, di lasciarsi alle spalle un 2022 difficile, ma con la consapevolezza e la voglia da parte di tutti di un momento di socialità e di svago guardando al futuro con un rinnovato ottimismo”.

Affitti brevi, si stringe il cerchio attorno ai grandi portali

La Corte di Giustizia europera rigetta le tesi di AirBnb e sancisce l'obbligo di riscuotere la cedolare secca

Bocca: "Sentenza importante, che promuove la trasparenza e contrasta l'evazione fiscale"

Airbnb deve riscuotere e versare allo Stato italiano la cedolare secca sugli affitti brevi. È questo il succo della sentenza pronunciata questa mattina a Lussemburgo dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, a conclusione della vertenza iniziata nel 2017.

Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, nell’esprimere apprezzamento per il pronunciamento della Corte, ricorda che “la federazione è intervenuta nel giudizio al fianco dell'Agenzia delle Entrate per promuovere la trasparenza del mercato, nell'interesse di tutti gli operatori, perché l'evasione fiscale e la concorrenza sleale danneggiano tanto le imprese turistiche tradizionali quanto coloro che gestiscono in modo corretto le nuove forme di accoglienza”.

“La sentenza odierna segna un punto importante - prosegue il presidente degli albergatori - ma resta del percorso da compiere. I prossimi passi toccano al Consiglio di Stato, che dovrà pronunciarsi recependo la sentenza europea, per consentire poi all’Agenzia delle Entrate di recuperare le imposte non pagate durante sei anni di sfacciata inadempienza, applicando le relative sanzioni.”

"In parallelo - conclude Bocca - chiediamo al Governo e al Parlamento di mettere ordine nella giungla degli appartamenti ad uso turistico, che si nascondono dietro la foglia di fico della locazione, ma in realtà operano a tutti gli effetti come strutture ricettive e quindi devono essere soggetti alle medesime regole di base previste per alberghi, affittacamere e bed and breakfast".

Panettone amaro per l'economia del Turismo

Imposta di soggiorno: accordo bipartisan che facilita l'aumento delle tasse sui turisti

“Maggioranza e opposizione si uniscono per sbloccare l’aumento delle tasse sui turisti”.

E’ questo il senso di un emendamento alla legge di bilancio, presentato da deputati dell’opposizione e accolto dai relatori di maggioranza, che facilita, a partire dal 1º gennaio 2023, il raddoppio del valore massimo dell’imposta di soggiorno, portandolo da 5 euro a 10 euro a notte per persona.

La misura interessa i capoluoghi di provincia in cui la media delle presenze turistiche nei tre anni precedenti è di venti volte superiore al numero dei residenti.

‘“E’ un pessimo regalo di Natale - dice Federalberghi - per le imprese e i lavoratori del turismo delle destinazioni interessate, che con grande fatica si stanno risollevando dal baratro in cui erano sprofondate durante la pandemia e sono tuttora alle prese con la stangata del caro energia.”

La voglia matta di partire: per le festività in viaggio 17,4 milioni di italiani. 12 mln a Natale (+15%) E 5,4 mln e a Capodanno (+23%)

Più Italia per tutti: il Belpaese resta destinazione preferita nel 98,9% dei casi

Giro di affari di oltre 13 miliardi di euro.

Bocca: "una dichiarazione di amore per il Paese. E’ questo il traino per la crescita".

Oltre 17 milioni di italiani in viaggio per le festività di fine 2022: 12 milioni saranno in viaggio a Natale mentre 5 milioni e 400 mila circa sceglieranno il Capodanno come momento clou della propria vacanza.

Il giro d’affari sarà superiore ai 13 miliardi di euro, riportando la spesa complessiva ai livelli del 2019, con ricadute positive per tutte le componenti della filiera turistica, dalla ristorazione ai trasporti allo shopping, producendo un notevole sostegno alla tenuta del PIL.

Chi parte per Natale trascorrerà mediamente 6,9 notti fuori casa, mentre la vacanza di Capodanno ha una durata inferiore (3,6 notti).

Ancora una volta, sarà l’Italia la destinazione preferita: non ci si allontanerà di molto dalla regione di residenza e molti di coloro che affronteranno spostamenti più impegnativi lo faranno per raggiungere le famiglie di origine.

Su tutto, vince la voglia di rilassarsi, di ridiventare padroni del proprio tempo soprattutto nelle destinazioni di montagna, di godersi il patrimonio artistico culturale del proprio paese e anche di vivere la natura appieno. Si risparmierà sui consumi per prediligere il soggiorno ed anche le esperienze legate al mondo dell’enogastronomia.

“Leggo questi risultati come una dichiarazione di amore degli italiani per l’Italia” afferma Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, a commento dell’indagine realizzata per la Federazione da ACS Marketing Solutions tra il 7 e il 12 dicembre.

“Siamo diventati meno esterofili a quanto pare. Nel corso degli ultimi due anni, in molti hanno trascorso le vacanze sotto casa a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia. Ma oggi che ne siamo più o meno fuori, gli italiani scelgono di dedicare energia e denaro ad una vacanza “made in Italy” non più come ripiego, bensì come scelta”.

“Nel nostro comparto non possiamo che dirci soddisfatti di fronte alla rilevazione di questi dati – aggiunge Bocca – Ma certo questo è un Natale nuovo per noi. Non dimentichiamo che lo scorso anno eravamo ancora sotto pressione. Le nostre scelte dipendevano dal decreto covid Natale. E’ stato orribile. Non ci si poteva sentire davvero liberi. Ma anche il caro energia, che ha messo KO i bilanci di famiglie e imprese, e il conflitto in Ucraina, hanno creato un ostacolo non da poco per la programmazione. Molti italiani hanno rinunciato all’ipotesi del viaggio, non essendo rassicurati dalla situazione. Quest’anno siamo più proiettati in avanti, malgrado le difficoltà non manchino. E, soprattutto, la voglia di Italia resta”.

“Ciò detto – ha concluso Bocca – questo atto di amore verso il nostro Paese va potenziato. E’ il momento di osare, di investire, di correre con tutto il sostegno che le istituzioni potranno dare al comparto. Ritengo che si debba partire da qui, proprio allo scopo di dare ancora più forza a questo traino per la crescita”.

8 dicembre, si viaggiare: in movimento 12 mln e 183mila italiani. Il ponte lungo è tricolore: oltre il 94% resta nel belpaese

Un giro di affari di 4,14mld, che continua a sostenere la crescita del prodotto interno lordo. Bocca: inflasione, caro bollette e conflitto in Ucraina condizionano le scelte della vacanza

Ricomincia a prenotare con largo anticipo, sceglie rigorosamente di viaggiare in Italia e nella maggioranza dei casi nella propria regione, è parsimonioso nello shopping ed ha come priorità nella motivazione della propria vacanza il relax, la buona compagnia, le visite nei patrimoni naturali e paesaggistici e nelle città d’arte del Belpaese.

Ecco la fotografia dell’italiano tipo che viaggerà per questo ponte dell’Immacolata: saranno 12 milioni e 183mila i concittadini che si metteranno in movimento nella festività dell’8 dicembre secondo l’indagine di Federalberghi, realizzata con il supporto tecnico dell’Istituto ACS Marketing Solutions ed effettuata tra il 23 ed il 28 novembre 2022 su un campione rappresentativo di oltre 3mila individui.

“Grazie a un calendario favorevole, con la festività dell’8 dicembre che cade nella giornata di giovedì, molti italiani potranno concedersi una meritata vacanza. Ma il ponte dell’Immacolata è importante per tutta la comunità, perché genera un contributo importante per lo sviluppo del PIL e dell’occupazione” ha dichiarato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca a commento dei risultati della ricerca.

“Non saremo altrettanto fortunati invece in occasione delle festività natalizie – ha aggiunto Bocca – Sia il 25 dicembre che il 1° gennaio 2023 infatti, coincidono con la domenica. Da questo punto di vista, seppure soddisfatti della performance di questo ponte lungo, siamo prudenti nel cantar vittoria, in attesa di verificare che cosa accadrà in occasione del Natale”.

“Gli elementi di maggior effetto che io ritengo siano da sottolineare hanno a che fare con un nuovo atteggiamento dell’italiano che viaggia – afferma il presidente di Federalberghi – Alla tendenza già consolidata di restare nel proprio paese, si aggiunge la rinnovata curiosità di imparare a conoscere fino in fondo il proprio territorio. Dai parchi, ai borghi, alle tradizioni enogastronomiche, ogni cosa è importante per consolidare la propria conoscenza di luoghi che si sono avuti sempre a portata di mano ma che, con l’esperienza della pandemia, sembrano diventati più interessanti”.

“Si evidenzia inoltre un ritorno all’antico: a giudicare dai dati, gli italiani hanno ricominciato a prenotare con un certo anticipo, strutturandosi in modo molto più solido prima di affrontare una vacanza e dimostrando maggiore determinazione nella realizzazione del viaggio”.

“Certo – ha concluso Bocca – ancora una volta abbiamo dovuto guardare in faccia la realtà, e cioè che la stragrande maggioranza delle scelte sono state fortemente condizionate dal proseguire del conflitto in Ucraina e dai conseguenti e drammatici rincari energetici che stiamo tutti vivendo sulla nostra pelle. Si tratta di una criticità che grava enormemente sul sistema turistico ricettivo e richiede soluzioni tempestive per il bene di tutto il Paese”.

Il ponte conquista gli italiani: 11mln e 800mila in viaggio per la Festa di Ognissanti

"Sorprendente la voglia di vivere l'Italia. Ma i rincari pesano come macigni"

Il Belpaese in pole position tra le destinazioni prescelte (96% delle preferenze)

Tutti a caccia di relax, natura e arte per un giro d'affari di 3,45mld (+9,2%)

Sarà per la fortuita e fortunata collocazione nel calendario di quest’anno che fa cadere la festività di Ognissanti nella giornata di martedì, ma certo è che gli italiani mostrano di non voler assolutamente rinunciare alla possibilità di una vacanza, regalata da questo strategico ponte del 1° novembre. A mettersi in viaggio infatti saranno circa 11 milioni e 800mila concittadini, ovvero quasi il 20 per cento della popolazione, con un conseguente giro di affari di 3,45 miliardi.

Il dato, emerso dall’indagine di Federalberghi con il supporto tecnico dell’Istituto ACS Marketing Solutions ed effettuata tra l’11 ed il 14 ottobre su un campione rappresentativo di oltre 3mila individui, mostra il movimento turistico degli italiani durante una festività che da sempre rappresenta una prima tregua dal lavoro dopo il periodo delle ferie estive.

“E’ indubbio che si tratti di un ponte fortunato perché lungo – ha commentato il presidente di Federalberghi – La festività di Ognissanti, cadendo di martedì, costituisce di per sé una sorta di invito a partire, offrendo un maggior margine di programmazione per qualsiasi progetto di vacanza. E’ sorprendente la voglia di vivere il Belpaese che gli italiani manifestano – ha aggiunto il Presidente – Questa è una tendenza in crescita, ed abbiamo potuto rilevarla sul nascere nel passaggio del post pandemia”.

“Oggi le città d’arte tornano ad essere l’obiettivo centrale del progetto vacanza, ma sempre più si nota il bisogno di restare comunque vicini al proprio territorio, o nella propria regione o al massimo in una di prossimità. Tutti cercano il relax e questo va di pari passo con il desiderio di fare passeggiate, gite ed escursioni, il più possibile a contatto con la natura. Fermo restando che molti italiani approfitteranno di questo appuntamento per tornare a visitare i propri cari nei territori di origine”.

“Abituati a vedere sempre il bicchiere mezzo pieno, per noi lo scenario che si presenta è tutto sommato positivo - ha concluso il Presidente - Ma i fortissimi rincari legati al tema dell’energia pesano come macigni sui cittadini e sulle imprese: non possiamo esultare di fronte a quel 62,4 per cento di italiani che ha deciso di non partire per motivi economici. Questa situazione non potrà gravare troppo a lungo sulla popolazione. Auspichiamo per questo che l’agenda del nuovo governo evidenzi questa drammatica emergenza in cima alle priorità”.

L’Associazione Albergatori ha incontrato gli studenti del Campus di Management ed Economia della sede di Cuneo dell'Università degli Studi di Torino

Chiesa “Esperienza interessante per un’attività indispensabile nel rapporto con le istituzioni scolastiche dei vari livelli”

Il Presidente dell'Associazione Albergatori Esercenti ed Operatori Turistici della provincia di Cuneo, Comm. Giorgio Chiesa, aderente a Confcommercio della Granda, ha incontrato gli studenti del Campus di Management ed Economia presso la sede di Cuneo dell’Università degli Studi di Torino, coordinati dalla docente Prof.ssa Francesca Serravalle.

“Non si è trattato – afferma Giorgio Chiesa – di una lezione, ma di un dialogo nel quale ho voluto trasmettere i concetti essenziali per lo svolgimento di un’attività imprenditoriale, “sul fare e saper far fare” e sulla “passione”, con un valore ed una spiegazione scomponendo la parola nelle varie lettere che la compongono”.

“La presenza e collaborazione con le istituzioni scolastiche – conclude Chiesa – è un’attività necessaria per mantenere uno stretto contatto tra il mondo del lavoro e quello dell’istruzione”.

“È necessario che il mondo della Scuola e quello del Lavoro si incontrino per svolgere una sintesi delle necessità per il progresso sociale ed economico”.

Viaggio intorno al Pianeta Terme: un assist per la crescita

Al Sia TTG l'indagine realizzata da Federalberghi Terme ed Eumetra

Che cosa chiedono gli italiani alle Terme ed ai servizi termali? Quali sono gli aspetti più ricercati e quale sarà il futuro del mercato termale? Quanto evolverà da ora in poi il tema del benessere in rapporto ai territori in cui insistono complessi termali?

Da questi e da molti altri quesiti ha preso il via l’indagine, ideata e realizzata da Federalberghi Terme in collaborazione con Eumetra, che è stata presentata il 14 ottobre al PalaFiera di Rimini nell’ambito della tradizionale kermesse dedicata al turismo.

La ricerca, che è stata al centro dell’incontro di Federalberghi Terme al Sia TTG alla presenza del presidente Emanuele Boaretto, e di Renato Mannheimer, responsabile per Eumetra, ha l’obiettivo di studiare tendenze ed orientamenti della popolazione italiana verso il turismo della salute ed in particolare verso i viaggi termali. Per realizzarla, le interviste sono state effettuate su un campione di 1000 individui rappresentativi della popolazione per area geografica, genere, età e titoli di studio.

“Dopo i due anni bui della pandemia e le dure restrizioni che hanno costretto gli italiani in gran parte a stravolgere la propria vita, oggi l‘analisi sull’approccio che i viaggiatori del nostro Paese possano avere in relazione alla fruizione delle terme acquisisce un maggior significato – ha commentato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca - La realizzazione dell’indagine ha prodotto risultati sorprendenti di cui sarà importantissimo fare tesoro. Stiamo parlando infatti di un settore – ha aggiunto Bocca – che con le opportunità di crescita che porta con sé, converrà potenziare al massimo per il bene del turismo in tutto il suo complesso”.

 Un settore che, a quanto si evince dallo studio, è pronto a cambiare: attualmente la domanda del mercato non guarda più all’aspetto squisitamente medicale, ma anche al “wellness”, al tema del benessere in senso assoluto che può costituire di per sé un’opportunità ulteriore di sviluppo.

“L’obiettivo principale della nostra ricerca – ha dichiarato il presidente di Federalberghi Terme Emanuele Boaretto – è stato quello di comprendere che cosa sia cambiato nella percezione soggettiva della persona nei confronti della fruizione delle terme dopo lo shock provocato dalla pandemia. quali esigenze e quali aspettative siano ad oggi in testa alla classifica a differenza dei tempi precedenti. Noi partiamo dal presupposto che la pandemia ha sconvolto il mondo portando le attenzioni della persona verso la natura piuttosto che verso una dimensione antropizzata, costruita dall’uomo”.

“Abbiamo scoperto – ha aggiunto Boaretto – che in questa fase di risveglio post pandemico c’è molta attenzione verso la salute del territorio nel quale la gente si reca. Oggi non conta più soltanto la struttura termale in sé, ma anche la sua area di appartenenza. Si guarda al territorio nel suo complesso, che per chi lo frequenta deve essere sano, vivibile, il più possibile rispettato”.

In sostanza, chi oggi cerca il benessere e le terme, vuole anche tutto il resto attorno a sé. L’indagine mette a fuoco questo importante elemento: la SPA è il secondo “punto di approdo” che si cerca laddove si considera l’eventualità di una vacanza dedicata alla propria salute.

“Dall’ampia ricerca condotta su di un campione di popolazione italiana – ha dichiarato a commento dei dati Renato Mannheimer, responsabile dello studio di Eumetra - emerge l’attrattività delle terme anche per un pubblico giovanile. Da questo comparto specifico ci si aspetta non solo cure, ma anche relax. Nel prossimo futuro – ha aggiunto Mannheimer – si rileva che molti avranno intenzione di recarsi alle terme”.

“Ogni dettaglio rilevato dallo studio è essenziale per muoversi nella direzione giusta – ha commentato ancora Boaretto – Va da sé che le terme devono dotarsi ed arricchirsi di quei servizi che fino ad ora non necessariamente avevano al proprio interno. Aggiungo un'altra tessera al mosaico che vorremmo comporre: consideriamo indispensabile per l’equilibrio di un territorio dove insiste una struttura termale, che le amministrazioni locali, in comunione con le terme, mettano a sistema una serie di attenzioni e di interventi che oggi sono giudicati fondamentali per i fruitori delle terme. Chi ha come obiettivo la vacanza medicale e/o di benessere, si aspetta di trovare circuiti enogastronomici autentici, strutture dedicate al relax, piste ciclabili e quant’altro. Il mondo è davvero cambiato: ormai la gente non si muove più soltanto per andare in hotel”.

“Ora per noi il primo passo – ha concluso Boaretto – è portare i risultati di questa ricerca all’attenzione delle amministrazioni dei territori dove insistono le terme o i centri termali più complessi. C’è bisogno di una rivoluzione culturale ed anche strutturale, perchè le terme non hanno perso appeal, piuttosto devono solo rinnovarsi, arricchirsi di quei servizi che non c’erano. E’ necessario fare sistema con gli organi territoriali preposti, in quanto molta parte dell’attrattività di questo comparto dipende dalle strutture e dalle infrastrutture locali. E ancora, sarà essenziale investire sulla qualità dell’accoglienza: parcheggi, piste ciclabili, teatri, architettura del verde, ovvero tutto ciò che, della vacanza termale e non solo, farà per certo una esperienza unica”.

Turismo: il bilancio dell’Italia non torna in pareggio nonostante l’estate favorevole

"Grande preoccupazione per i prossimi mesi, chiediamo misure urgenti per salvare imprese e posti di lavoro"

“Il buon andamento dell’estate non è stato sufficiente a far tornare in pareggio il bilancio del sistema turistico italiano. Guardiamo con grande preoccupazione ai prossimi mesi e al rischio che tutti i mercati, non solo quello turistico, vengano funestati da una combinazione esplosiva di aumento dei costi e riduzione della domanda”.

Con queste parole Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, introduce il preconsuntivo dei primi nove mesi di quest’anno, che sarà presentato domani al consiglio direttivo della federazione, riunito a Rimini in concomitanza con l’apertura di TTG Travel Experience, SIA Hospitality Design e SUN Expo, il più importante marketplace italiano dedicato al turismo.

Secondo l’analisi del Centro Studi di Federalberghi – nonostante il trimestre estivo positivo – da gennaio a settembre 2022 si è registrato un calo complessivo del 6,9% delle presenze dei turisti nelle strutture ricettive rispetto al corrispondente periodo del 2019 (riduzione del 3,6% per gli italiani e dell’10,1% per gli stranieri). In valore assoluto, significa che mancano all’appello circa 26 milioni di presenze.

“Nei mesi scorsi abbiamo sofferto duramente – rammenta Bocca – a causa dell’esplosione del prezzo del gas e dell’energia elettrica, ma l’andamento stagionale della domanda ci ha consentito di stringere i denti e di resistere.”

“Con l’arrivo della stagione fredda e la diminuzione dei flussi turistici, la musica cambierà” prosegue il presidente degli albergatori italiani. “Molti alberghi stagionali hanno anticipato la data di chiusura e sono tanti gli alberghi annuali che stanno seriamente considerando la possibilità di sospendere l’attività in attesa di tempi migliori”.

“Apprezziamo le misure che sono state sin qui adottate - conclude Bocca – ma con franchezza dobbiamo dire che non sono sufficienti. C’è bisogno di ulteriori interventi, da adottare con urgenza, per difendere la sopravvivenza delle imprese e dei posti di lavoro”.

Tre italiani ai vertici di Hotrec

Buone notizie per l’Italia arrivano da Stoccolma, dove sono in corso i lavori della 85a Assemblea Generale di Hotrec.

Tre italiani sono stati eletti ai vertici della Confederazione Europea degli imprenditori del settore dell’ospitalità, in rappresentanza di Federalberghi e Fipe.

Alessandro Cavaliere rappresenterà l'Italia in seno all'Executive Committee di Hotrec, organo di governo dell’associazione. Antonio Flamini farà parte del Financial Committee e Andrea Chiriatti è stato eletto nel Sectoral Social Dialogue Committee.

Aderiscono a Hotrec 47 associazioni nazionali di 36 paesi, in rappresentanza di oltre due milioni di imprese, con un fatturato di 607 miliardi di euro e dodici milioni di lavoratori.

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8 dicembre, si viaggiare: in movimento 12 mln e 183mila italiani. Il ponte lungo è tricolore: oltre il 94% resta nel belpaese

Un giro di affari di 4,14mld, che continua a sostenere la crescita del prodotto interno lordo. Bocca: inflasione, caro bollette e conflitto in Ucraina condizionano le scelte della vacanza