Fipe
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La Fipe, Federazione Italiana Pubblici Esercizi, è l’associazione leader nel settore della ristorazione, dell’intrattenimento e del turismo, nel quale operano più di 300 mila aziende.
FIPE rappresenta e assiste bar, ristoranti, pizzeria, gelaterie, pasticcerie, discoteche, stabilimenti balneari, ma anche mense, ristorazione multilocalizzata, emettitori buoni pasto e casinò.
Conta circa 1 milione di addetti ed un valore aggiunto di oltre 40 miliardi di euro.
Il Presidente è Lino Enrico Stoppani.
IL RUOLO DI FIPE
FIPE si propone come aggregatore del tessuto imprenditoriale del turismo e, in particolare, della ristorazione e dell’intrattenimento in Italia nelle sue più varie forme. Il principale obiettivo è la diffusione della conoscenza dell’attività dei propri associati, il ruolo preminente che essi rivestono nella creazione del PIL del nostro Paese, la difesa del Made in Italy tipica del settore e la capillarità della presenza in tutto il territorio nazionale.
FIPE si fa portavoce delle istanze degli imprenditori e le rappresenta presso le Istituzioni: audizioni presso le Commissioni parlamentari, interventi nei gruppi di lavoro delle Agenzie governative e dei ministeri, partecipazione ai tavoli di confronto ministeriali, supporto alle Associazioni nazionali e alle singole aziende.
Obiettivo di FIPE è rendere strutturale e consolidare nel lungo periodo le relazioni con i suoi associati e con il Governo, proponendosi come trait d’union tra questi due fondamentali stakeholders.
Carlo Giorgio Comino | Rappresentante |
Diritto d'autore, un passo avanti verso la trasparenza del mercato
La delibera dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, che ha accertato la violazione di alcune norme sulla gestione collettiva del diritto d’autore da parte dell’Associazione LEA, conferma la concretezza dei rischi che Confcommercio, Federalberghi e Fipe hanno segnalato a più riprese, sin dal marzo 2022.
Ringraziamo AGCOM per aver ribadito con chiarezza che le imprese hanno diritto di ottenere le licenze necessarie per utilizzare le opere tutelate a condizioni economiche ragionevoli, proporzionate al peculiare utilizzo e alla effettiva rappresentatività dei rispettivi organismi di intermediazione.
Apprezziamo anche la conferma del ruolo che AGCOM riconosce alle Associazioni di categoria nella negoziazione delle condizioni economiche dei singoli mercati rilevanti.
Confidiamo che il monito dell’Autorità contribuisca alla realizzazione di un marketplace ordinato e trasparente, in cui l’ingresso di nuovi soggetti abilitati all’intermediazione non si traduca in aggravi indebiti per le imprese, e auspichiamo che venga adottato in tempi brevi il regolamento previsto dalla legge per la concorrenza e il mercato, che dovrà definire i criteri per la determinazione della rappresentatività degli organismi di gestione collettiva.
L’Associazione Cuochi Provincia Granda a Horeca Expoforum
Dal 17 al 19 marzo scorso Lingotto Fiere di Torino ha ospitato il grande evento “Horeca Expoforum”, con la regia dell’Unione Regionale Cuochi del presidente Stefano Bongiovanni ed ha visto il coinvolgimento diretto delle Associazioni Cuochi delle provincie di Torino, Novara e Cuneo, con il presidente Domenico Pavan e tutto il direttivo, che ha collaborato fattivamente alla buona riuscita dell’intero evento.
Horeca Expoforum è l’evento internazionale dedicato ai professionisti di settore del Nord-Ovest Italia. Dopo quattro edizioni come Gourmet Expoforum, l’evoluzione ha portato all’identificazione in Horeca Expoforum, dedicato al mondo Horeca e Food & Beverage.
In particolare, il giorno 19 Marzo l’Associazione Cuochi Provincia Granda ha promosso la carne piemontese, la sua filiera, con preparazioni magistrali realizzate da parte dei cuochi stellati Massimo Camia, Marc Lanteri, Nicola Laera, Giuseppe D'Errico, la partecipazione delle Lady Chef della Provincia, il Dse (Dipartimento Solidarietà ed Emergenza di Fic, Federazione Italiana Cuochi) e la partecipazione di allievi di vari istituti alberghieri della Granda che si sono cimentati in preparazioni con la carne battuta al coltello di fassona piemontese.
“Sono state – interviene Domenico Pavan, presidente dell’Associazione Cuochi Provincia Granda – tre giornate di altissimo livello, impreziosite dalla visita di Rocco Pozzulo, presidente della Federazione Italiana Cuochi”.
“Si è trattato – precisa Pavan – di una esperienza interessante, che ha visto la nostra associazione all’opera, confermando l’ottimo spirito di collaborazione interna e volontà di valorizzare la nostra carne, la sua filiera di prodotto tipico del nostro territorio”.
“Ringraziando tutti coloro che si sono adoperati per il successo ottenuto, fin d’ora confermiamo la presenza alla prossima edizione di Horeca Expoforum”.
“Rivolgo i miei complimenti – dichiara Luca Chiapella, presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia-della provincia di Cuneo – all’Associazione Cuochi Provincia Granda per il successo ottenuto a Horeca Expoforum”.
“Un gioco di squadra – conclude Giorgio Chiesa, presidente dell’Associazione Albergatori Esercenti ed Operatori Turistici della provincia di Cuneo – indispensabile per ottenere ottimi risultati”.
Fondo per le Eccellenze Gastronomiche
Da due anni le imprese aspettavano l’apertura di questo bando promosso dal Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e gestito da Invitalia, del valore di 76 milioni di euro e quando finalmente è arrivato il giorno fatidico per presentare le domande la piattaforma è andata in tilt. Da questa mattina migliaia di imprese sono in attesa di scaricare il modulo per presentare la domanda.
L’ampia partecipazione da parte delle imprese della ristorazione e della pasticceria dimostra che c’è un grande bisogno di investire per rinnovare attrezzature, arredamenti e beni strumentali di vario genere ma anche che le risorse sono assolutamente insufficienti per rispondere a questa esigenza.
Il meccanismo del click day si sta dimostrando inefficace e penalizzante per migliaia di imprese. Il blocco della piattaforma impone che ci sia una sospensione dei termini e si riparta solo dopo aver risolto i problemi tecnici.
Silvia Facello di Carrù è nuova coordinatrice provinciale Lady Chef dell’Associazione Cuochi Provincia Granda
Recentemente si è svolta a Cuneo in Confcommercio l’Assemblea delle Lady Chef, il settore femminile dell’Associazione Cuochi Provincia Granda, per l’elezione della nuova coordinatrice.
Dalla votazione è emerso il nominativo di Silvia Facello di Carrù, che parteciperà insieme e Caterina Quaglia alle elezioni della coordinatrice dell’unione regionale.
“Ringrazio le colleghe – interviene Silvia Facello – per la fiducia”.
“Il 12 settembre 2014 cominciò la mia avventura in centro a Carrú, inizialmente come sala da tè perché mai avrei pensato di realizzare il mio più grande sogno: quello di avere un ristorantino tutto mio”. “Oggi posso affermare di aver realizzato, con fatica, quello che era il mio sogno da sempre; oggi come regalo di compleanno sono stata nominata coordinatrice provinciale delle Lady Chef”.
Il settore Lady Chef nacque circa 30 anni fa per fare solidarietà; ancora oggi le Lady Chef hanno un accordo con un’associazione di Roma dove periodicamente vanno a insegnare a cucinare alle donne di alcune zone svantaggiate Africa Libano Giordania etc.
Nel tempo un gruppo nutrito di donne capaci, professioniste e amanti del food stanno acquisendo sempre più pregio e rilievo, a conferma che la componente femminile nella professione culinaria apporta uno straordinario contributo, in termini di sensibilità, intelligenza, creatività, serietà e abnegazione.
“L’Unione fa la forza - precisa la Facello - e la fa sicuramente anche con noi che ormai siamo un punto di riferimento importante per l’Associazione del territorio. Importante è la formazione continua, eventi, iniziative finalizzate a creare valore per tutti i professionisti della ristorazione provinciale”. “Mi auguro che ci siano sempre più associate per creare un team sempre più prestigioso”.
“Esprimono - interviene Domenico Pavan, presidente dell’Associazione Cuochi Provincia Granda – le congratulazioni alla nuova eletta Silvia Facello, referente Lady Chef della provincia di Cuneo, augurandole un buon lavoro e auspicando che il suo prezioso incarico possa contribuire alla crescita delle Lady Chef in Provincia; inoltre, è doveroso un ringraziamento per il lavoro svolto alla referente uscente Caterina Quaglia”.
“Faccio i miei più vivi complimenti – conclude Luca Chiapella, presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia-della provincia di Cuneo, presso la quale ha sede l’Associazione Cuochi Provincia Granda – a Silvia Facello per la nomina a coordinatrice provinciale di Lady Chef”.
“Si tratta di un importante traguardo raggiunto all’interno dell’Associazione Cuochi Provincia Granda, organizzazione associativa nata alcuni decenni fa all’interno dell’Associazione Albergatori”.
Diciannove stranieri potranno trovare lavoro grazie al progetto “Work for Peace”, percorso di formazione professionale che favorisce l’incontro tra domanda e offerta
Arrivano soprattutto dall’Ucraina, ma anche da Libia, Marocco, Bangladesh, Gambia e Mali: sono i 19 partecipanti (17 donne e 2 uomini) che nella mattinata di lunedì 27 febbraio hanno ricevuto l’attestato di partecipazione al percorso di formazione professionale finalizzato all’inserimento lavorativo di soggetti stranieri presso le aziende del settore turistico-ricettivo della ristorazione e dell’ospitalità della provincia di Cuneo. Il progetto, ribattezzato “Work for Peace”, ha avuto per cabina di regia la Confcommercio imprese per l’Italia della provincia di Cuneo, l’associazione Albergatori Esercenti ed Operatori Turistici con gli Enti bilaterali del settore Terziario e Turismo, in collaborazione con la Caritas Diocesana della provincia di Cuneo e il Centro Migrantes. I partecipanti potranno ora essere contattati dalle aziende che necessitano di figure dedicate, in modo da sopperire alla sempre crescente domanda di risorse che, in particolare il settore dell’Horeca (alberghi, ristoranti e bar) richiede per coprire esigenze momentanee o permanenti.
“È evidente l’importanza dell’iniziativa, sia per le aziende che potranno risolvere il problema della carenza di personale, che per queste persone, la maggior parte donne provenienti dall’Ucraina, che si trovano a vivere in una realtà diversa dalla propria nazione, ma che hanno dimostrato di voler provvedere economicamente alle proprie esigenze – spiega Luca Chiapella, presidente Confcommercio imprese per l’Italia della provincia di Cuneo -. Questo percorso è stato un piccolo contributo che abbiamo voluto offrire per dare una chance di effettivo e concreto inserimento a donne e uomini che per ovvi motivi cercano nuova occupazione. Una richiesta che si intreccia con quella proveniente anche dalle nostre aziende, in particolare dell’Horeca, che a loro volta richiedono personale da sala, da cucina o da inserire dietro il bancone di un bar”.
Il progetto “Work for Peace” è durato complessivamente 35 ore, suddivise tra teoria e pratica. Tutti i partecipanti sono entrati in possesso della certificazione HACCP e della Formazione Generale e Specifica in materia di sicurezza aziendale ai sensi del D.Lgs. 81/08. Sulla base di un questionario di rilevazione del fabbisogno inviato alle aziende per intercettare le esigenze di inserimento, potranno essere contattati per valutare le offerte di lavoro.
Giorgio Chiesa presidente dell’Associazione Albergatori Esercenti ed Operatori Turistici della provincia di Cuneo, si è rivolto così ai partecipanti: “Siamo qui per aiutarvi, ma anche voi siete qui per aiutarci. Lavoriamo insieme e vi auguro un buon futuro in Italia”.
“Un progetto di questa portata – ha aggiunto Carlo Comino, presidente Ascom Monregalese – ha una valenza sociale e culturale ma anche economica, perché va incontro alle esigenze del mondo del commercio e delle attività locali, che hanno sempre più necessità di trovare nuovi collaboratori ma che si scontrano quotidianamente con le difficoltà della ricerca. Un’iniziativa che ha colto nel segno e che favorisce l’inclusione sociale attraverso l’incontro domanda/offerta di lavoro”.
“La formazione professionale rappresenta un importante strumento di inclusione sociale – dice Alessandro Lotti, presidente Ente Bilaterale del Turismo della provincia di Cuneo -. L’iniziativa dimostra l’importanza di sostenere e promuovere progetti di integrazione attraverso la formazione e il lavoro. Questi progetti non solo migliorano la vita delle persone coinvolte, ma arricchiscono anche la società nel suo insieme. Ecco perché siamo convinti che grazie alla formazione professionale non solo il settore turistico locale ma anche l’intera comunità cuneese acquisiranno risorse preziose”.
L’iniziativa si è avvalsa della collaborazione di Caritas Diocesana della provincia di Cuneo e ufficio pastorale Migrantes: “Nella nostra sede giunge tanta gente che chiede aiuto con la conoscenza della lingua italiana – afferma Rosi Prekalori, responsabile ufficio pastorale Migrantes della Diocesi di Cuneo-Fossano -. Si tratta di persone appena arrivate in Italia, ancora non inserite nel contesto sociale locale. La conoscenza della lingua è la prima cosa di cui necessitano”. Conclude Nicolò Cassano, operatore Caritas Cuneo: “Il nostro compito è stato quello di proporre alle famiglie da noi seguite questo progetto accompagnandole nel monitoraggio del corso cui hanno partecipato i familiari. I feedback, visti i risultati, sono stati tutti molto positivi”.
Per Confcommercio Imprese per l'Italia provincia di Cuneo a Capodanno nei ristoranti della Granda si punta al tutto esaurito
Secondo le stime, saranno 4,5 milioni le persone che per il cenone di fine anno hanno già scelto uno dei 70mila ristoranti italiani che rimarranno aperti nella notte di San Silvestro. Numeri in crescita, sia per quanto riguarda la domanda, con 500mila persone in più dello scorso anno attese nei locali, sia sul fronte dell’offerta con il 59,1% dei ristoranti che rimarrà aperto il 31 dicembre, mentre nel 2021 ci si era fermati al 53,6%.
“Questo dato – spiega il Comm. Giorgio Chiesa, presidente dell’Associazione Albergatori Esercenti ed Operatori Turistici della provincia di Cuneo, aderente a Confcommercio della Granda - racconta della voglia delle persone di lasciarsi alle spalle gli ultimi due terribili anni, vissuti tra restrizioni e fiammate inflazionistiche”.
“Si percepisce nell’aria una sempre più forte voglia di stare insieme, con gli italiani pronti a spendere 414 milioni di euro per una spesa pro-capite che oscilla tra 92 e 115 euro a seconda che ci si limiti al solo cenone oppure a cenone più veglione”.
“L’ultimo dell’anno sarà anche l’occasione per valorizzare i prodotti dell’eccellenza agroalimentare ma soprattutto vitivinicola italiana”.
“In generale – precisa Chiesa – tra gli operatori del settore si respira un’aria di cauto ottimismo: otto imprenditori su dieci confidano che sarà “tutto esaurito” o che, in ogni caso, il bilancio sarà uguale se non addirittura migliore del 2019”.
La formula della serata è quella classica: in nove ristoranti su dieci la serata si snoderà intorno alla cena con incluso brindisi di fine anno e “soft entertainment”. Solo in poco più di un ristorante su dieci, oltre alla cena, si svolgerà anche un vero e proprio veglione con spettacolo e musica; d’altra parte, per spettacolo e intrattenimento saranno in attività migliaia di discoteche pronte ad accogliere clienti di tutte le età.
“Dopo due anni di stop forzato – interviene Federica Toselli, presidente del Sindacato Silb-Fipe-Confcommercio-Imprese per l’Italia-della provincia di Cuneo, il Sindacato dei locali da ballo e di intrattenimento - i locali italiani da ballo tornano ad essere il cuore della festa più partecipata dell’anno. Nella notte di San Silvestro, le circa mille discoteche della penisola operative nei mesi invernali, sulle 2.500 rimaste in attività dopo la pandemia, sono pronte a registrare il tutto esaurito”.
“Finalmente – commenta la Toselli - si torna a festeggiare il Capodanno nei luoghi preposti al divertimento controllato e sicuro”.
“Un bel passo in avanti rispetto agli ultimi due anni quando, con la scusa della pandemia, si è finito per lasciare campo libero alle situazioni abusive e incontrollate”.
“Un danno per le imprese, ma anche per centinaia di migliaia di professionisti che, ad esempio, lo scorso dicembre hanno scoperto che non avrebbero potuto lavorare con solo 8 giorni di anticipo, una doppia beffa se si pensa che tutte le altre attività, dai cinema ai teatri, operavano a pieno regime”.
“Ora questo ostracismo nei confronti delle discoteche è finalmente finito e siamo pronti a tornare a festeggiare l’arrivo del nuovo anno a ritmo di musica”.
“Come già avvenuto durante il periodo degli acquisti natalizi, c’è voglia – conclude Luca Chiapella, presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia-della provincia di Cuneo – di gratificarsi e festeggiare in compagnia, di lasciarsi alle spalle un 2022 difficile, ma con la consapevolezza e la voglia da parte di tutti di un momento di socialità e di svago guardando al futuro con un rinnovato ottimismo”.
L’Associazione Cuochi Provincia Granda rappresenterà il Piemonte alle selezioni italiane del Bocuse d’Or Europe 2024
Ieri, negli spazi di Cracco in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, sono stati presentati i quattro team che domenica 19 febbraio 2023, durante i Campionati della Cucina Italiana della FIC (Federazione Italiana Cuochi) si contenderanno il posto per partecipare alla finale europea del concorso di cucina più importante al mondo.
Il Piemonte c'è e sarà rappresentato dal Team D’Errico composto da Francesco D’Errico, candidato chef (La Madernassa di Guarene), Andrea Serale, commis (La Madernassa di Guarene) e Stefano Bongiovanni, coach (Il Banchetto, Novello), con il supporto di Erik Macario (Trattoria della Posta di Pradeboni, Peveragno) e Domenico Pavan (Il Banchetto di Novello).
Organizzata dalla Bocuse d’Or Italy Academy in collaborazione con la Federazione Italiana Cuochi, la finale italiana si terrà a Rimini durante il Beer&Food Attraction (19-23 febbraio 2023). Lo chef vincitore, guiderà il Team Italia al turno europeo del 2024 e alle finali del Bocuse d’Or di Lione 2025. Le squadre che parteciperanno alla selezione italiana saranno composte tutte da uno chef candidato, un commis e un coach che si affronteranno nella preparazione di due piatti, usando alcuni ingredienti principali selezionati dal Comitato Organizzatore. Verranno giudicati da una “Giuria di Degustazione” composta da importanti chef italiani, ma anche da una “Giuria Tecnica”.
I team saranno preparati dalla Bocuse d’Or Italy Academy, diretta da Luciano Tona, con Enrico Crippa (presidente) e Carlo Cracco (vicepresidente), e dalla Federazione Italiana Cuochi guidata dal presidente nazionale Rocco Pozzulo
“Si tratta – afferma Luca Chiapella, presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia-della provincia di Cuneo – di un importante riconoscimento per la nostra Associazione Cuochi Provincia Granda, facente parte dell’Associazione Albergatori Esercenti ed Operatori Turistici della provincia di Cuneo”.
“Sarà impegnativo – precisa Stefano Bongiovanni, presidente Associazione Cuochi Provincia Granda e dell’Unione Reginale Cuochi Piemontesi - ma daremo il massimo per portare i valori della cucina piemontese ai massimi livelli”
“Le carte sono scoperte e con il mio vice coach e i candidati daremo il mille per mille”.
“A nome di tutta l'Associazione – interviene il Comm. Giorgio Chiesa, presidente dell’Associazione Albergatori Esercenti ed Operatori Turistici della provincia di Cuneo - auguriamo ai nostri cuochi il successo che meritano, per impegno, passione e indubbie capacità”. “Siamo orgogliosi di voi e vi siamo come sempre vicini”.
“Sono sicuro – conclude Chiapella – che si faranno onore come sempre e porteranno in alto i valori della Cucina del Territorio”.
“Sotto il Segno della Lumaca”, 453ma Fiera Fredda, la chiocciola ed i prodotti delle Territorio cucinati nei ristoranti e trattorie di Borgo San Dalmazzo e nelle sue Vallate
Torna la rassegna gastronomica di Borgo San Dalmazzo e delle sue valli “Sotto il Segno della Lumaca” in occasione della 453ma Fiera Fredda, organizzata dall’Associazione Albergatori Esercenti ed Operatori Turistici della provincia di Cuneo, aderente a Confcommercio-Imprese per l’Italia-della provincia di Cuneo, in collaborazione con il Comune di Borgo San Dalmazzo e l’Associazione Ente Fiera Fredda.
Da anni l’iniziativa coinvolge i ristoranti e trattorie del Territorio, per gustare prelibati menù a base di lumache e prodotti tipici locali, un’occasione per assaporare le ricchezze gastronomiche.
Nell’arco delle prossime settimane, secondo le disponibilità di prodotto, i ristoranti identificati con il logo “Sotto il Segno della Lumaca proporranno menù caratterizzati dalla presenza “regina” del periodo, l’Helix Pomatia Alpina e dei prodotti stagionali (con prosecuzione fino al 1° maggio 2023), cucinati in un’armonia unica secondo le ricette della Tradizione ed interpretati dalla maestria degli Chefs.
“La promozione del Territorio – afferma Luca Chiapella, presidente di Confcommercio Cuneo – passa dalla buona cucina; si tratta di un’occasione per tutti gli amanti dell’enogastronomia, di scoprire le ricette e le proposte dei migliori chefs del territorio. Menù unici, imperdibili, esperienze senza eguali!”.
I ristoranti aderenti che espongono il logo della rassegna, in continuo aggiornamento, sono:
a Borgo San Dalmazzo:
Amunse a Monserrato
Hotel Ristorante Pizzeria Le Lanterne di Beguda
Ristorante Pizzeria Drago Tre
a San Defendente di Cervasca
Osteria Santino
a Cuneo
Il Grill del Lovera
ad Entracque
Ristorante Real Park
a Pradleves
Albergo della Pace
a Piano Quinto di Roccasparvera
Ristorante La Fermata
ad Andonno di Valdieri
Ristorante Ruota Due
a Valdieri
Locanda del Falco
a Valloriate
Albergo Ristorante Fungo Reale
Albergo Ristorante Tre Colombe
a Vernante
Bistrò del Nazionale
“L’aggregazione dei ristoranti e trattorie delle Valli Stura, Gesso, Vermenagna e Grana e di Cuneo nell’iniziativa “Sotto il Segno della Lumaca” – dichiara Giorgio Chiesa, presidente dell’Associazione Albergatori Esercenti ed Operatori Turistici della provincia di Cuneo – è un’importante collaborazione con il Comune di Borgo San Dalmazzo e l’Associazione Ente Fiera Fredda della Lumaca, che prosegue e si rinnova da oltre 20 anni, grazie ai nostri Chefs e Ristoratori, ambasciatori del gusto”.
Come per il passato – conclude Chiapella – ai nostri ristoranti e le nostre trattorie va il ringraziamento per la preziosa collaborazione”.
L’Associazione Albergatori ha incontrato gli studenti del Campus di Management ed Economia della sede di Cuneo dell'Università degli Studi di Torino
Il Presidente dell'Associazione Albergatori Esercenti ed Operatori Turistici della provincia di Cuneo, Comm. Giorgio Chiesa, aderente a Confcommercio della Granda, ha incontrato gli studenti del Campus di Management ed Economia presso la sede di Cuneo dell’Università degli Studi di Torino, coordinati dalla docente Prof.ssa Francesca Serravalle.
“Non si è trattato – afferma Giorgio Chiesa – di una lezione, ma di un dialogo nel quale ho voluto trasmettere i concetti essenziali per lo svolgimento di un’attività imprenditoriale, “sul fare e saper far fare” e sulla “passione”, con un valore ed una spiegazione scomponendo la parola nelle varie lettere che la compongono”.
“La presenza e collaborazione con le istituzioni scolastiche – conclude Chiesa – è un’attività necessaria per mantenere uno stretto contatto tra il mondo del lavoro e quello dell’istruzione”.
“È necessario che il mondo della Scuola e quello del Lavoro si incontrino per svolgere una sintesi delle necessità per il progresso sociale ed economico”.
Tre italiani ai vertici di Hotrec
Buone notizie per l’Italia arrivano da Stoccolma, dove sono in corso i lavori della 85a Assemblea Generale di Hotrec.
Tre italiani sono stati eletti ai vertici della Confederazione Europea degli imprenditori del settore dell’ospitalità, in rappresentanza di Federalberghi e Fipe.
Alessandro Cavaliere rappresenterà l'Italia in seno all'Executive Committee di Hotrec, organo di governo dell’associazione. Antonio Flamini farà parte del Financial Committee e Andrea Chiriatti è stato eletto nel Sectoral Social Dialogue Committee.
Aderiscono a Hotrec 47 associazioni nazionali di 36 paesi, in rappresentanza di oltre due milioni di imprese, con un fatturato di 607 miliardi di euro e dodici milioni di lavoratori.